Il tuo peggior nemico

Il tuo peggior nemico

Come ben saprai, siamo in tempo di guerra. O almeno così sembra. Dopo che ci hanno ammorbato l’anima con due anni di pandemia, hanno deciso che ora è arrivato il momento della guerra, quindi di indurre altro tipo di paura. Due anni fa non avrebbe sortito lo stesso effetto, ma già menomati psicologicamente, la paura di una guerra fa molto più effetto. Poi ovviamente, com’è prassi di questo periodo storico, visto che ormai si fa il tifo per qualcuno/qualcosa, tutti a scagliarsi contro la Russia (senza peraltro conoscere la storia e i fatti degli ultimi 8 anni, che hanno portato a questo), che sembrano rappresentare il male, mentre bisogna fare il tifo per l’America e la Nato che rappresentano il bene.

Non sono qui per fare informazione di guerra o svelarti quelli che sono i misteri, non è questo il mio ruolo. Se sei una persona libera, sarai tu stess* ad andare a cercare tutte le fonti e comprendere bene ciò che succede. SPIRITO CRITICO, SEMPRE! Per esprimere un parere io sono contrario ad ogni forma di sopruso, coercizione, prepotenza, guerra e violenza, a prescindere da chi la compia o quale sia il gioco Geopolitico che c’è dietro.

Quello di cui mi preme parlarti, è prendere spunto da una conseguenza molto importante di ciò che sta accadendo e vedere cosa insegna e come portarla poi nella nostra vita, visto che questi sono articoli di consapevolezza.

Questa guerra, almeno per quello che riguarda il nostro paese, ha messo in luce, semmai ce ne fosse stato bisogno, il fatto che l’Italia è un paese dipendente. Il 64% del grano è importato e una gran percentuale di questo viene proprio da Russia e Ucraina. Il 43% (cioè quasi la metà!) del gas naturale che arriva da noi, è importato dalla Russia, e visto che l’Italia è un paese molto lungimirante, la metà delle nostre centrali di produzione di energia elettrica, vanno a Gas. Quindi per produrre elettricità noi dipendiamo dall’importazione. Infatti già si inizia a parlare di razionamento. S’importa inoltre intorno al 50% del fabbisogno di Mais, circa 500.000 tonnellate di olio extravergine di oliva e il 60% del latte e almeno il 40% del pesce fresco. Volendo potremmo continuare la lista. Stiamo parlando di beni che rispondono al bisogno primario di alimentazione e per quanto riguarda il gas, del bisogno secondario di “sicurezza”, non a quello di trascendenza (8 livello) o di creatività (6 livello).

Questo perché non si è cercato con gli anni di creare un’indipendenza di ogni tipo, ma di rafforzare quella che fosse la dipendenza, mascherata da scambi commerciali. Tanto per fare un esempio, l’Italia, grazie alla sua conformazione geologica è la nazione con il più alto tasso di possibilità di geotermia. Creando delle centrali geotermiche, potremmo scaldare tutta l’Italia senza dipendere da nessuno e, cosa ben più importante, totalmente ad impatto zero.

Comunque, a prescindere da quelle che sono le possibilità e sperando che il conflitto eviti di degenerare in una guerra mondiale, cosa si può trarre da ciò che sta succedendo?

La dipendenza.

Come sempre vediamo il significato etimologico del termine: dal lat. dependere, composto dalla particella De – da e pendere – essere appeso, attaccato; Essere subalterno.

Essere subalterno.

Io dipendo da qualcuno quando la mia libertà è subalterna a quella di un elemento esterno.

La dipendenza, di per sé è una forma di schiavitù.

Ma da cosa, in quanto esseri umani, noi dipendiamo?

La prima cosa che ti sarà sicuramente venuto in mente è la droga o l’alcool. Cioè dipendenza da sostanze stupefacenti. Quella è la più conclamata forma di dipendenza, perché è una delle poche che è visibile. Infatti, una persona che è dipendente da queste sostanze, cambia proprio il suo aspetto.

Ovviamente anche il fumo di sigaretta è una dipendenza.

Ce ne sono tantissime altre, invece che riguardano la mente e che ovviamente non sono visibili.

La prima che mi viene in mente è la dipendenza affettiva.

Alzati, vai davanti ad uno specchio e guarda: lì troverai il tuo peggior nemico.

Ma anche il tuo migliore amico.

La maggior parte degli articoli scritti finora, riguardavano un po’ indirettamente questo. Quando parlo di giudizio, di abitudini, dei genitori, ecc. mi sto proprio riferendo al tuo peggior nemico.

Cioè tu.

I nemici non esistono fuori.

Ogni persona che capita nella tua vita o ti da Gioia o ti insegna qualcosa.

Ringraziala.

Se il messaggio che ti arriva è una ripetizione di un precedente o se le persone che ti capitano sono sempre le stesse, l’universo ti sta dicendo di guardare dentro di te in quella direzione.

L’evento scatenante, quello che ti fa arrabbiare, quello che delude una tua aspettativa (considerato che non vanno fatte!), quello che ti fa soffrire, ha uno scopo terapeutico.

È a questo punto che entra in gioco il punto di vista (scusa il gioco di parole).

Cosa intendo per punto di vista?

Ieri su un profilo online ho letto “Odio i no vax”.

Mi ha molto colpito questa cosa, non perché io sia pro o contro, non è molto importante, ma perché usare il termine “odio” significa che dentro di te, c’è qualcosa di molto profondo e di totalmente irrisolto. Perché quando arrivi ad odiare qualcosa, stai odiando te stess*. Ognuno è libero di pensare come vuole, di prendere una posizione per se stesso. È sancito dalla carta dei diritti dell’uomo e dalla nostra stessa costituzione. Se quella persona odia qualcuno che esercita questo diritto, sta odiando la libertà di pensiero, perché essa stessa non è libera, ma schiava!

I social, in questo momento, per me sono una vera fonte di comprensione delle persone.

Ho letto:

Odio l’ipocrisia. Quindi o tu sei stat* ipocrita, ciò ti ha fatto soffrire e non lo fai più e sei arrivat* ad odiare quella parte di te, oppure ti sei imbattut* in persone di questo tipo che hanno lasciato un solco dentro di te, che hai lasciato irrisolto. Come la vuoi vedere stai odiando te stess*!

Odio le persone che scrivono “Sono solare”.

Neanch’io comprendo bene cosa si intenda per essere una persona solare… non hai mai momenti di tristezza? Il sole riflette su di te e illumini il mondo? Attiri i raggi solari e ne togli ad altri?

Scherzi a parte, come si fa a scrivere “Odio le persone che scrivono sono solare”?

Forse sei ombra o addirittura buio dentro di te e coloro che si sentono “solari” ti ricordano il fatto che tu non lo sia.

Odio l’ignoranza (delle persone).

Se hai letto l’articolo del 6 gennaio 2021, anch’io ho messo tra i miei articoli che l’ignoranza è una zavorra. Okay.

Ma odiarla? Quanto puoi essere intollerante verso un altro essere umano che ignora qualcosa. Ma soprattutto può essere ignorante in qualcosa e dotto in altro. Come si fa ad odiare l’ignoranza? In sé, quest’affermazione non ha proprio senso!

Potrei proseguire a lungo in cose di questo tipo.

Qual è il punto della questione?

Tutto ciò che trovi fuori sta mettendo in luce qualcosa di te dentro.

Cose che non comprendi.

Cose che non vedi.

Cose che devi smettere di fare o di ricevere!

Tutto quest’odio lo stai rivolgendo verso te stess*.

Qualche giorno fa ho conosciuto una persona, laureata in psicologia.

Chiacchierando è uscito fuori che praticava un giudizio asprissimo nei suoi confronti e che controllasse tutto, e quindi che non si permetteva di essere se stess*. Questo si rifletteva poi nelle sue relazioni interpersonali, nell’espressione del proprio femminile/maschile.

Quindi sono uscite cose molto utili, a mio parere.

Una delle frasi che ho ricevuto alla fine dell’analisi è stata: “ammazza mi hai distrutto”.

Io ho risposto: “veramente ciò che è uscito sono semplici dati, non ho espresso giudizi in merito. Neanche se queste cose mi piacciono o non mi piacciono.”

Morale della favola, il giorno dopo mi manda un messaggio dicendo: “è stato troppo, grazie del tempo e buona vita”.

Rispetto il suo punto di vista. Ma quanto si sta antipatic* se, invece di accogliere dei focus su dove migliorare, ha detto “è stato troppo”.

L’universo non è mai troppo!

L’abbondanza non è mai troppa!

La Gioia non è mai troppa!

Il troppo è un punto di vista.

Il punto di vista di una persona (limitata e limitante, cioè che controlla) giudica appunto troppo, qualcosa dato come un dono affinché il suo Essere possa esprimersi pienamente, quindi essere felice!

Quanti doni ricevi dall’Universo che rifiuti, che giudichi troppo o troppo poco, che senti di non meritare, che allontani per qualsivoglia motivo?

Una persona che ti fa del male in un aspetto specifico è un dono, se sai trarne il beneficio. Se ogni persona che passa nella tua vita, ti fa male nello stesso punto, vuol dire che non sai che farci con quel dono!

Se ciò avviene, non hai minimamente compreso il significato del termine Libertà.

Perché quel male serve per la Gioia. Quel male serve per liberarsi. Quel male serve per fare attenzione a quel particolare aspetto della tua vita.

Se dovessi iniziare ad odiarlo, a farti rendere triste, o semplicemente lo ignorassi, sono sicuro che si ripresenterà sempre più forte, fintantoché o ti spezzi o cambi.

Puoi essere grato di tutto quello che avviene, evolvere ed essere il tuo migliore amico.

Puoi “odiarlo”, rifiutarlo o ignorarlo ed essere il tuo peggior nemico.

Tu cosa scegli?

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