Tu meriti di

Tu meriti di ……?

Tu meriti di essere felice? Tu meriti l’amore? Tu meriti la Gioia? Tu meriti l’abbondanza?

…. insomma tu meriti?

Lo so che ti sembrerà una domanda assurda, fatta da uno che di mestiere aiuta gli altri ad esserlo, ma è proprio per questo che te la faccio.

Questi ultimi mesi, ciò che mi hanno portato in dono, è questa consapevolezza:

le persone possono ricevere soltanto ciò che credono di meritare.

Qualche tempo fa avevo iniziato a frequentare una ragazza. A livello animico-vibrazionale, ci “sentivamo” senza parlare. È stato molto interessante da sperimentare, perché non mi era mai capitato prima. Il problema, che poi mi ha portato a chiudere, è che la sua mente, non accompagnava queste sensazioni. Lei dalla sua famiglia d’origine non aveva mai ricevuto il valore che meritasse. Si era sempre dovuta accontentare delle “briciole affettive” che queste persone le fornivano. Io, al contrario, sia in amicizia che in relazioni di coppia, tendo a dare valore, a donare e a donarmi, ovviamente volendo anch’io ricevere le stesse cose. Quello che riceveva da me sentiva di non “meritarlo”, che non faceva parte di lei, almeno non pienamente. Quindi non lo riconosceva come “amore”, perché per lei l’amore era ricevere “veleno”.

Questo discorso l’ho potuto osservare anche in amicizia: persone a cui ho voluto bene, dandogli valore, facendogli vedere loro chi fossero veramente, proprio per il loro sistema (sbagliato) di credenze, rifiutavano ciò che io donavo, evitando di dargli valore o addirittura riducendo l’amicizia ad un “andare a cena” o ad una cosa utilitaristica.

Senza dover arrivare a questi “estremi”, molte persone rifiutano l’Amore, l’Amicizia, la Gioia, nel vero e pieno senso dei termini.

Quante persone, si “accontentano” di quello che ricevono e altrettanto danno quel poco che serve per mantenere una relazione. Ormai siamo abituati a questo galleggiamento, questa specie di sopravvivenza relazionale-emozionale, non chiedendoci più cosa vogliamo e cosa meritiamo.

Sicuramente molto influisce anche la società, il consumismo/capitalismo, i social media e tutto ciò che ne concerne. Vero, verissimo. Ma c’è dell’atro…

La causa primaria di tutto ciò, è quanto nella nostra vita e in primis dai nostri genitori, abbiamo ricevuto. Ricevuto in termini di parole, ricevuto in termini di azioni, ricevuto in termini di credenze.

Ricevuto.

Per creare un’abitudine ci vogliono 30 giorni. Per radicarla qualche mese. Per toglierla? Non si può. Il cervello la memorizza, la lascia lì. Curiosità: per questo le persone che smettono di fumare capita che inizino nuovamente. Perché l’abitudine è sempre stata lì a portata di mano.

Tu immagina, proprio come ti raccontavo la scorsa settimana di Jack Ryan, se per tutta la tua vita ti sei sentito ripetere che non vali niente, che sei stupid*, che sei goff*, che combini solo casini, che meriti tanti calci nel sedere, che servi solo per aiutare, cosa può avvenire nella mente di un essere umano?!

O peggio ancora se non solo ti fosse detto, ma venissi anche trattato in questo modo, o addirittura subissi violenza.

Anche se fossi stato abbandonato, se nessuno ti ha ascoltato quando ne avevi bisogno, se hai dovuto cavartela da sol* in quelle situazioni in cui, invece, avresti avuto bisogno di una rete di supporto.

Sono tante le cose che, in quanto esseri umani, abbiamo bisogno di ricevere, per poter soddisfare in nostri bisogni. Senza questa reale, concreta e tangibile ricezione, si forma un sistema di credenze che non è funzionale alla naturale evoluzione dell’individuo nel creare un’individualità (mai individualismo).

Anzi si ricercherà il male, o se si dovesse ricevere il bene, proprio come gli esempi che ti ho fatto antecedentemente, verrà rifiutato o cercato di sabotare in ogni modo perché, non lo si merita.

Allora non c’è possibilità?

Sì, c’è la possibilità.

Il limite non è nel tuo Essere/Anima. Il limite è nella mente. Tanto più è radicato un sistema di credenze, tanto più è lungo e laborioso estirparlo.

Ma si può.

Il primo requisito è sempre la volontà. Senza non si può fare nulla.

La volontà di seguire il proprio Essere, di smettere di fare resistenza (ricordi Life Helping?) scegliendo la piena espressione di sé stessi ad un sistema di credenze indotto dall’esterno.

La volontà di concepire che l’emozioni sono messe lì per distrarti da quello che è il tuo vero sentire, cioè i sentimenti che la tua anima esprime.

Infatti l’emozioni sono stimoli a risposti esterni. Non è qualcosa che parte da te, ma che reagisce in te. Senza uno stimolo non c’è espressione, con le sole emozioni.

All’inizio questo può far paura, perché non si è “abituati” a vivere in questi termini, ma una volta lasciato andare il controllo (vedi che tornano sempre gli stessi limiti?) e creata la nuova abitudine, non si torna più indietro.

Già fare questo, porta dei benefici. Si apre la mente alla ricezione, al “lasciarsi andare” che poi è la base del poter seguire il flusso, no?

Ma si può far di meglio, alla Gioia non c’è limite!

Per andare oltre si mette tutto in discussione.

Davvero io penso questo? Davvero io sono questo?

No. Non lo sei.

Nel 97% dei casi quella credenza è sbagliata. Allora perché la vuoi mantenere? Perché vuoi continuare a pensare che non meriti? Perché vuoi crogiolarti nell’autocommiserazione tanto più è forte questa convinzione in te!? Davvero ti piace così tanto stare male? O appena bene?

Non è meglio Essere Gioia, Luce, Amore??

Una volta che elimini quelle credenze, davvero lascerai fluire e potrai osservare ciò che sei e non più quello che credi di essere.

Ti riempi… di Luce, di Gioia, di Amore, di Autostima e ne vuoi sempre di più!

Sempre di più.

Abbandoni tutto quello che ti porta verso l’oblio e l’oscurità e scegli la luce. Anche se le vecchie abitudini radicate, torneranno a bussare alla tua porta, perché lo fanno sempre (!), sarai consapevole di ciò che sta avvenendo nel mentre che avviene e sarai SEMPRE in grado di scegliere il meglio per te.

Quindi.

Tu meriti di ….?

La risposta è Sì.

Allora fallo!

Life Helping amic* mi*!

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